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La necessità della rivalutazione l’immenso patrimonio culturale, artistico ed architettonico italiano diventa una nuova opportunità di lavoro professionale per architetti, ingegneri e creativi che forniscono nuovi strumenti per rendere fruibili detti beni.

Il settore è visto non più come dominio esclusivo di studiosi specializzati, ma come una risorsa per lo sviluppo economico di comunità locali e di regioni,  un mezzo per ritrovare un’identità culturale da comunicare ad altri, un criterio di selezione di destinazioni turistiche, una materia preziosa nell’ambito dell’istruzione, e molto altro.

Il mondo dei beni culturali, dunque, diviene di dominio pubblico. In tutto questo il ruolo delle nuove tecnologie è fondamentale: da una parte aiutano gli studiosi a semplificare la gestione e le analisi dei dati scientifici, dall’altra permettono al grande pubblico una migliore comprensione del passato grazie ad applicazioni interattive, presentazioni personalizzate e ambienti virtuali molto realistici.

Le tecnologie generalmente coinvolte in questo processo sono quelle che riguardano il rilievo 3D, la modellazione 3D e la prototipazione rapida.

Il rilievo 3D è indispensabile per realizzare rilievi non a contatto, quindi senza il rischio di danneggiare l’opera originale.

La modellazione 3D è oggi particolarmente usata per creare contenuti 3D di tipo divulgativo o per realizzare restauri virtuali.

Nel campo della prototipazione, la stampa 3D è al momento la tecnologia più diffusa e nel settore viene utilizzata per numerose applicazioni: dalla replica a basso costo di opere d’arte a scopo divulgativo e didattico, al restauro integrativo o per la creazione di calchi e supporti.

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