Iniziamo, con questo articolo del Presidente Federarchitetti, la pubblicare del contenuto della rivista edita per l’VIII Giornata per la Sicurezza nei Cantieri dal tema “Sicurezza in Evoluzione”.
FINANAZIARE LA CRESCITA DEGLI STUDI PROFESSIONALI
“Anche quest’anno la Federarchitetti organizza, sull’intero territorio Nazionale con la sua struttura e quella delle Sezioni Territoriali, “La Giornata per la Sicurezza nei Cantieri” giunta all’VIII edizione considerata l’opportunità di continuare il percorso di riflessioni e proposte già avviato in occasione delle sette precedenti edizioni e che ha ricevuto, anche quest’anno, la medaglia di rappresentanza dal Presidente della Repubblica e del Senato, oltre a prestigiosi riconoscimenti e patrocini dalle altre massime autorità dello Stato e degli Enti di settore.
L’iniziativa è presente una volta l’anno ed è diventata una kermesse riconosciuta sia al nostro interno che presso le istituzioni e la società civile.
Con lo scopo di diffondere ulteriormente “La Giornata” sul territorio Nazionale si è deciso di organizzare l’evento anche in altre città diverse dalla capitale, partendo da una città capoluogo di regione.
Nella fattispecie è stata individuata Firenze in quanto capitale dell’Italia post unitaria, prima che venisse definitivamente trasferita a Roma, nonché sede delle più importanti espressioni culturali del nostro Paese.
Come per l’ultima edizione le nostre Sezioni Territoriali stanno organizzando le loro manifestazioni in un arco di tempo limitato e antecedente la data fissata per l’evento nazionale, che va da giovedì 23 a giovedì 30 marzo 2017, per dare modo a tutti gli iscritti e ai nostri quadri dirigenti nazionali e provinciali di partecipare, dopo la celebrazione dell’evento locale, all’evento Nazionale che si terrà il 31 MARZO 2017 a Firenze presso l’auditorium S. Apollonia di via S. Gallo.
IL TEMA DELLA GIORNATA
Come noto, per ciascuna delle edizioni passate delle Giornate, viene proposto un tema/argomento di attualità che fa da filo conduttore alla manifestazione ed a tutte le forme di comunicazione.
È proprio in questo spirito che il tema scelto per la “OTTAVA Giornata Nazionale per la Sicurezza nei Cantieri Edili” è “SICUREZZA IN EVOLUZIONE”, ovvero quello di effettuare una riflessione sul dinamismo tecnologico dei materiali e della loro applicazione con ripercussioni sulle nuove procedure atte a garantire la sicurezza delle maestranze edili. A tal fine saranno avanzate una serie di proposte che possano favorire e stimolare un miglioramento normativo della sicurezza nei cantieri scaturite dall’esame delle criticità riscontrate, anche nel corso delle ultime sette Giornate, dai colleghi che rivestono le funzioni di referenti per la sicurezza nei cantieri (CSP, CSE, RSPP, RLS, ecc.).
La trattazione approfondita di questo tema è stata affidata, come l’anno scorso, ad un COMITATO SCIENTIFICO composto esclusivamente da colleghi e/o addetti ai lavori, non necessariamente iscritti a Federarchitetti, con specifica competenza nel campo della sicurezza nei cantieri e che possono formulare anche proposte o modifiche di legge .
Dal dibattito interno al Comitato Scientifico sono emersi una serie di argomenti che troverete nelle pagine di questa rivista e che di seguito si riassumono:
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– Finanziamenti: conoscere le opportunità per le imprese offerte dai bandi e dai contributi INAIL, consente alle stesse di migliorare la sicurezza nei cantieri e di averedelle riduzioni nel pagamento dei premi annui con ritorni economici costanti nel tempo. In questo contesto è auspicabile un apertura dei bandi INAIL anche per i liberi professionisti e per le loro Associazioni di categoria al fine di far implementare la sicurezza sui luoghi di lavoro anche in questo settore. Si sottolinea che vi è la possibilità di accesso a contributi formativi anche dei dipendenti degli studi professionali attraverso i bandi emanati dagli Enti Bilaterali del nostro settore, quali Fondoprofessioni ed E.BI.PRO di cui Federarchitetti, attraverso Confedertecnica, è socia.
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– Responsabilità del coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione: nelle pagine che seguono troverete una serie di articoli, redatti dai nostri esperti del settore, che ci forniscono un vademecum su come svolgere questa attività professionale, al fine di migliorare le conoscenze sulle responsabilità nell’assunzione dell’incarico professionale.
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– Ribassi negli appalti pubblici: attraverso le linee guida ANAC, vi è la necessita di introdurre, nei capitolati prestazionali per l’affidamento dell’incarico, dei parametri di valutazione che premino chi fornisce qualità professionale rispetto a quella dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
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– Aggiornamento professionale: realizzazione di un albo nazionale dei formatori per la sicurezza con registro unico dei soggetti abilitati allo svolgimento dell’incarico di PSC o di RSPP; riconoscimento delle ore formative per l’antincendio previste per l’aggiornamento della Sicurezza nei cantieri all’interno del programma formativo per la 818 e viceversa; riconoscimento minimo del 50 % dei crediti formativi sulla Sicurezza per coloro che dimostrano di aver svolto incarichi nel settore nel quinquennio precedente;
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– Elementi normativi positivi per il settore: il recente Accordo Stato – Regioni del 128 del 2016 prevede che la partecipazione a corsi o seminari o convegni per l’aggiornamento per coordinatori della sicurezza sia valida anche per l’aggiornamento per RSPP e per ASPP. Lo stesso accordo ha altresì eliminato il limite di cento partecipanti ai convegni ai fini della validità dell’aggiornamento.
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– Carenza normativa: sono stati individuate le seguenti carenze normative: – formazione dei titolari delle aziende che si iscrivono alle Camere di Commercio; – criticità attività professionale; problematiche prevenzione delle aree rinvenimento ordigni e per la presenza di Radon; internazionalizzazione; – carenza di rappresentanza dei tecnici liberi professionisti nei tavoli istituzionali; – reinserimento nel cantiere dei dipendenti che hanno subito incidenti sul lavoro e dei soggetti diversamente abili.
Il momento storico di crisi economica che stiamo vivendo, però, ci impone di rivolgere anche uno sguardo verso i più deboli, cioè quegli iscritti (il 10% secondo i dati INARCASSA) che “sono entrati in un loop che forse difficilmente potrà farli riemergere“, e gli altri (un ulteriore 13%) che “hanno problematiche accumulate per 4/5 anni“: parliamo quindi di un quarto degli iscritti (circa 35.000 colleghi) che sta per chiudere l’attività!
Se l’economia della libera professione continuerà ad avere questo trend, a questi nostri colleghi si aggiungeranno a breve gli altri iscritti che in questo momento riescono ancora a rispettare le scadenze fiscali, previdenziali, formative, ecc. con difficoltà e sacrifici.
Noi non crediamo che la soluzione agli attuali problemi consista nell’epurare dall’attuale mercato i più deboli nella speranza di migliorare il reddito medio pro-capite dei superstiti, ma nel riconquistare i mercati che ci sono stati tolti da quei soggetti che non appartengono al nostro mondo libero-professionale.
In buona sostanza occorre che chi detiene posizioni apicali, nella nostra categoria e nel governo, non sia forte con i deboli e debole con i forti ma che inverta la tendenza, percorrendo l’unica strada possibile che è quella di condividere gli obiettivi con tutti gli stakeholder del settore.”