Amo la fantascienza, mi è sempre piaciuto viaggiare con la fantasia, fin da ragazzo. Leggevo con avidità Dick, Asimov, Vonnegut, ed altri autori. Anche negli anni della formazione universitaria, tra un testo e l’altro, per distrarmi, leggevo un libello di fantascienza, era la mia distrazione, la mia fuga dalla realtà.
Sarà questa mia “formazione” ma certamente quando sento alcuni discorsi, quando leggo alcune dichiarazioni, quando sento certe disquisizioni, non posso fare a meno di ripensare alle mie letture giovanili e ritenete che l’Italia è un luogo in cui la fantascienza esiste, non è qualcosa relegata nei libri ma ci accompagna nella via di tutti i giorni. Da noi, ormai è provato, convivono “mondi paralleli” come nella migliore tradizione letteraria.
Solo così posso spiegare come si possa ritenere un Ordine professionale, ad esempio, Ente pubblico non economico e, parallelamente, Associazione d’imprese, solo in questo modo posso comprendere l’abolizione delle tariffe e poi leggere di una sentenza che parla di compensi non relegati a meri rimborsi spese, solo con questa spiegazione posso finalmente capire come mai in Italia ci hanno raccontato che l’Europa non voleva le tariffe per poi scoprire che la Germania, ripeto la Germania, ha un sistema tariffario, ecc.
Gli esempi potrebbero continuare per molto, ma senza il filtro della teoria dei mondi paralleli risulterebbero incomprensibili ed oscuri a tutti.
Come dare un senso compiuto altrimenti ad un paese che ha uno dei patrimoni architettonici più importanti al mondo ed una classe politica che si disinteressa della sua valorizzazione? Un paese che fonda la sua storia sulla Cultura ed una classe dirigente che costantemente agisce in spregio delle più elementari regole utili a preservare questa cultura che è ancora oggi uno dei fattori trainanti della nostra economia? Un luogo che, pur avendo architetture amate da tutto il mondo, si disinteressa della qualità diffusa del nostro territorio con un’incuria che ha del criminale? Come potrebbero altrimenti conciliarsi regole burocratiche sempre più asfissianti e le continue notizie di corruttela che devastano il tessuto molle della nostra società?
Le porte spazio-temporali si schiudono continuamente restituendo un’osmosi malata in cui il peggio dei due mondi si compenetra esprimendo così un contesto alienato in cui quello che risulta vero la mattina è smentito il pomeriggio. Solo così hanno senso le dichiarazioni delle diverse Autorità che neanche tentano di coordinarsi. Ovviamente anche loro vivono su due mondi paralleli senza che una abbia consapevolezza dell’altra, altrimenti un semplice coordinamento tra loro sarebbe stato cosa facile ed immediatamente eseguito, ne sono convinto!
A questo punto dobbiamo solo sperare che i due mondi non si incontrino mai, altrimenti si rischierebbe una deflagrazione i cui rischi, come tutti i lettori di fantascienza sanno, potrebbe essere devastante per la nostra civiltà, almeno così come la conosciamo.
Oppure, con un finale più positivo, l’incontro dei due mondi potrebbe generare una realtà migliore, non dico simile alle democrazie più avanzate, ma certamente più ordinata e giusta in cui tutto abbia senso e coerenza, un mondo nuovo (e non di mezzo) dove esista una semplificazione “consapevole”, rispetto per il cittadino, ed amore verso l’Architettura; tema così importante per noi e le nostre città. Ma, come detto in premessa, questo sarebbe un altro libro di fantascienza, ancora non scritto, e che forse non vedrà mai la luce!
Aldo Olivo