Con una lettera indirizzata ai vertici del CNAPPC e del CNI il Presidente Federarchitetti ha richiesto di estendere l’offerta formativa gratuita per tutti gli iscritti agli Ordini Territoriali.
“In questo periodo di forzata sospensione delle attività, i Liberi Professionisti si augurano di poter presto ripartire per svolgere il proprio servizio nel comparto edile, da sempre termometro dell’economia. Il paese sta dimostrando grande impegno e compostezza nell’affrontare la gravissima crisi epidemiologica del Covid-19, e i Liberi Professionisti sono ansiosi di poter fare la propria parte per il ritorno della normalità, ben sapendo che non sarà facile.
Purtuttavia i Liberi Professionisti sanno anche che le sfide future hanno bisogno di maggiore competenza, e in questo periodo si può dedicare gran parte del tempo a disposizione per ottemperare all’indispensabile aggiornamento professionale.
Allo stesso tempo, sia i Consigli Nazionali che gli Ordini Territoriali, forzatamente rallentati nella loro operatività, non potranno che ridurre le possibilità di offerta formativa, mentre le norme di rispetto della sicurezza per il Covid-19 renderanno molto difficile la formazione frontale e alimenteranno l’aumento di richiesta formativa a distanza (FAD, streaming).
A ciò si aggiunga che i Liberi Professionisti subiranno una drastica riduzione degli introiti, e non si potrà pretendere l’assolvimento dell’obbligo formativo “a pagamento” creando una disparità tra chi ha le risorse e chi no – con ciò gravando soprattutto sulle giovani generazioni.
L’offerta formativa a distanza (FAD, streaming) che ogni Ordine Territoriale propone ai propri iscritti è finanziata dalla quota di iscrizione che ciascun iscritto versa: si tratta sia degli emolumenti dovuti ai docenti sia di tutte le attività relative alla pratica realizzazione dell’evento sia alla gestione amministrativa da parte del personale dell’Ordine.
Assistiamo però, da quando la formazione professionale è diventata obbligatoria e i sistemi stano andando a regime, ad una Italia delle province, perché ogni Ordine Territoriale – autonomamente o mediante Fondazioni direttamente controllate – ha messo a disposizione gratuitamente eventi formativi a distanza soltanto per i propri iscritti, consentendo a iscritti esterni di altre province la possibilità di usufruire dello stesso servizio mediante corresponsione di oneri aggiuntivi (una quota che si attesta in media su 3,5 euro/ora).
Una delle cose che l’emergenza epidemiologica ci sta insegnando è il superamento delle barriere, lo stringerci virtualmente l’uno con l’altro a vicenda tra territori anche distanti, pur se fisicamente e odiosamente costretti alla distanza dal virus. La solidarietà si tocca con mano, si aprono mondi prima impensabili, molte rigide schematizzazioni si sgretolano, e ciascuno impara dall’esperienza dell’altro.
Con la presente, pertanto, FEDERARCHITETTI chiede ai Consigli Nazionali e agli Ordini Territoriali in indirizzo un analogo gesto di solidarietà per il 2020, mediante:
– l’estensione a tutti gli iscritti sul territorio nazionale dell’offerta formativa gratuita che ciascun Ente in indirizzo eroga per i propri iscritti. In tal modo, senza spese aggiuntive, si facilita la formazione offrendo al contempo un ampia scelta e permettendo un consistente risparmio economico per i colleghi.
Poiché fino alla fine del 2020 si potrà operare il ravvedimento operoso degli iscritti non in regola con il precedente triennio formativo, nonché il recupero formativo degli iscritti gravati di sanzione disciplinare per mancata formazione (notificate agli stessi anche in questo periodo di emergenza) si potrà anche snellire l’attività dei Consigli di Disciplina nell’irrogazione di sanzioni per mancata formazione, atteso che in alcuni territori gioca un ruolo anche la scarsità di offerta formativa, insufficiente per tutti gli iscritti.”