Sulla Gazzetta Ufficiale n. 226 del 27 settembre 2017 è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 luglio 2017 che rimodula le risorse previste fino al 2032 (46 miliardi) e che ammontano a complessivi 7.088 milioni di euro per il periodo 2017 – 2019.
Il decreto tiene conto dei seguenti provvedimenti di spesa già emessi:
- programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie e delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia, di cui all’art. 1, commi da 974 a 978, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, nella misura di 270 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018 e 260 milioni di euro per l’anno 2019;
- interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, che destina una parte del Fondo investimenti alle Regioni a statuto ordinario per investimenti nuovi e aggiuntivi per un importo pari a 400 milioni di euro per l’anno 2017 e al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca per interventi in materia di edilizia scolastica delle province e alle città metropolitane per un importo pari a 64 milioni di euro per l’anno 2017, 118 milioni di euro per l’anno 2018, 80 milioni di euro per l’anno 2019 e 44,1 milioni di euro per l’anno 2020;
- interventi per il contrasto dell’immigrazione illegale, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 13 aprile 2017, 46, che destina, a valere sulle risorse del fondo di cui all’art. 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, un importo pari a 13 milioni di euro per le spese di realizzazione dei centri di permanenza per i rimpatri.
- proposte presentate dalle amministrazioni centrali dello Stato inerenti ai programmi di spesa per investimenti individuati dalle medesime amministrazioni nell’ambito dei settori di intervento stabiliti dalla norma.
Le somme per gli investimenti sono indirizzate per i seguenti interventi:
- trasporti, viabilità, mobilità sostenibile, sicurezza stradale, riqualificazione e accessibilità delle stazioni ferroviarie;
- infrastrutture, anche relative alla rete idrica e alle opere dicollettamento, fognatura e depurazione;
- ricerca;
- difesa del suolo, dissesto idrogeologico, risanamento ambientale e bonifiche;
- edilizia pubblica, compresa quella scolastica;
- attività industriali ad alta tecnologia e sostegno alle esportazioni;
- informatizzazione dell’amministrazione giudiziaria;
- prevenzione del rischio sismico;
- investimenti per la riqualificazione urbana e per la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia;
- eliminazione delle barriere architettoniche.
Questo il prospetto del riparto delle somme per ogni singolo Ministero.