In attesa del Forum 2021 degli amministratori e degli operatori socio-politici delle aree interne, previsto per la prossima Primavera-Estate, è stata programmata una serie di tre webinar che consentiranno il confronto con esponenti del Governo e con alcuni dei dirigenti chiamati a guidare settori strategici per la rinascita delle fasce territoriali più deboli del Paese.
L’obiettivo di questo percorso preliminare al Forum in presenza è costruire una piattaforma dove trasferire idee e proposte capaci nel concreto di testimoniare la logica del “camminare insieme”.
Il primo webinar del 5 febbraio 2021, dal titolo “Il Sud ci riprova” – al quale ha partecipato anche il Presidente di Federarchitetti arch. Nazzareno Iarrusso – è stato aperto dall’arcivescovo mons. Felice Accrocca con gli interventi di Francesco Monaco, coordinatore del Comitato tecnico delle Aree interne; Luca Bianchi direttore, Svimez e Gabriele D’Uva studente universitario; a coordinare i lavori il giornalista Nico De Vincentiis.
“Per migliorare le condizioni di vita delle aree interne – ha sostenuto il Presidente Federarchitetti intervenuto attraverso la piattaforma virtuale – occorre trasformare l’attuale modello culturale, spesso di matrice assistenzialista ed autoreferenziale, a quello dell’autodeterminazione del cittadino secondo i processi economici e sociali presenti nelle aree più sviluppate del Paese. Ovviamente ciò non può avvenire se non vi è una maggiore attenzione dello Stato e delle sue Istituzioni a sostegno di politiche rivolte ad ammodernare le infrastrutture, soprattutto di natura tecnologica, di queste aree con inversione del trend inerente lo spopolamento delle città piccole e medie a favore delle aree metropolitane con ulteriore impoverimento delle aree soprattutto della fascia appenninica e del sud. In Italia è del tutto assente una politica per risollevare economicamente i “centri minori” i quali non sono riusciti a cogliere né l’industrializzazione degli anni ’70 né oggi possono attrarre le aziende che si occupano dei “servizi” in quanto carenti delle infrastrutture necessarie per competere sul mercato.”
L’idea di un Forum per le aree interne, come noto, nasce nel 2019 a seguito della lettera-denuncia Mezzanotte del Mezzogiorno? che i vescovi della Metropolia Beneventana inviarono ai sindaci, ai responsabili delle istituzioni e a tutti i territori per sollecitare una nuova e decisiva fase per il riscatto delle aree interne e per disegnare uno scenario di unità, di consapevolezza e di nuova progettualità.
Alla discesa in campo dei rappresentanti delle Chiese locali e di numerosi amministratori sono seguiti gli incontri istituzionali dei vescovi con il Presidente della Repubblica Mattarella e il Premier Conte. In previsione del Forum 2021 è poi arrivato un nuovo appello dei presuli (la lettera intitolata Il ramo di mandorlo) per plasmare le ragioni per una mobilitazione armonica ed efficace in funzione di un ribaltamento di visione politica e culturale, contro la salvaguardia d’interessi particolari e per un progetto strategico di lunga gittata che miri a privilegiare l’interesse comune.
Questa serie di iniziative, nate in Campania e ora estese ad altri territori e diocesi di regioni appartenenti alla dorsale appenninica e oltre (Molise, Abruzzo, Lazio, Marche, Toscana, Emilia e Veneto), avrà una sua forma organica e strutturata nel Forum permanente delle aree interne.