Lo scorso 16 novembre, presso al “Sala Tursi” del Comune di Genova, si è tenuto il workshop “l’Efficienza Energetica nella PA” organizzato dalla Federarchitetti e dalla sua Sezione di Genova con ENEA e con il patrocinio del Comune di Genova, degli Ordini degli Architetti P.P.C., degli Ingegneri e dei Geometri della provincia di Genova nonchè dell’Ordine dei Geologi della Regione Liguria. L’incontro è stato l’occasione per effettuare anche una riflessione sul Superbonus e sui 38,3 miliardi di lavori conclusi al 31 ottobre di quest’anno in oltre due anni di vigenza della normativa.
Il Superbonus – ha esordito l’arch. Iarrusso Presidente Federarchitetti – è stato un provvedimento legislativo che non solo ha fatto ripartire il settore dell’edilizia e tutto il suo indotto, ma ha anche fatto crescere nel committente la cultura della legittimità urbanistica dell’immobile non solo per l’accesso alle misura agevolativa ma anche per sua commerciabilitá.
Federarchitetti ha da subito denunciato le criticità e, dopo una stasi durata poco più di un anno per i chiarimenti necessari a non incorrere nelle severe sanzioni, si è potuto dar corso dell’immane lavoro svolto dagli architetti ed ingegneri liberi professionisti. Periodo durato poco, fino all’arrivo della finanziaria dello scorso anno con la quale si è iniziato a demolire la norma che tra l’altro ha fatto crescere il PIL italiano oltre ogni più rosea aspettativa.
Nel frattempo la macchina si è messa in moto ed ha prodotto una gran mole di lavoro, principalmente da parte degli architetti ed ingegneri liberi professionisti, per reperire la conformità urbanistica dell’immobile, effettuare la verifica del superamento delle due classi energetiche e di quelle sismiche, redigere il progetto di fattibilità e successivamente quello esecutivo. Ma, dall’autunno 2021 ad oggi le modifiche legislative al Superbonus sono state tante, in molteplici casi retroattive e finalizzate alla limitazione dell’applicabilità della norma originaria che sta danneggiando economicamente il settore. Ad ogni modifica normativa si è sempre arrivati senza ascoltare le parti in causa, professionisti, cittadini e imprese che, in ossequio al dettato normativo proposto, hanno investito tempo, denaro e professionalità.
Il risultato è uno stallo con cantieri aperti e fermi, imprese e professionisti in difficoltà per mancanza di liquidità poiché non vi sono più soggetti disposti ad acquistare i crediti fiscali maturati.
Studi, in corso di divulgazione in questi giorni (Censis e Nomisma), stanno dimostrando che il provvedimento sta dando risultati positivi anche dal punto di vista della crescita economica (circa 124,8 miliardi di euro di valore economico generato) e dei ritorni fiscali per lo Stato.
Occorre invece prendere atto che allo stato attuale vi è un aumento del contenzioso, imprese sul punto di fallire, clienti con case sventrate o in balia di cantieri abbandonati per assenza di denaro, professionisti che hanno scoperto amaramente di aver lavorato gratuitamente perché impossibilitati a “cartolarizzare” il credito fiscale accettato come forma di pagamento.
Federarchitetti è in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo provvedimento legislativo e chiederà al Governo di istituire un tavolo tecnico con tutti gli stakeholder del settore al fine di traghettare la positiva azione della rigenerazione edilizia individuata dal Superbonus con le esigenze di tenuta dei conti pubblici.
In merito all’incontro di oggi, – conclude il Presidente Federarchitetti – sulla focalizzazione del risparmio energetico e sugli interventi necessari per attenuare il fabbisogno energetico degli edifici di proprietà pubblica, sicuramente la giornata offrirà nuove opportunità e sbocchi di lavoro agli architetti ed ingegneri liberi professionisti, considerato i massicci investimenti correnti dello Stato e quelli straordinari previsti dal PNRR sulla tematica.