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Con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio e al Ministro  dell’Economia e delle Finanze, Federarchitetti ha richiesto l’adozione di misure economiche a favore degli architetti ed ingegneri liberi professionisti da inserire nel decreto legge di prossima emanazione.

“Dopo circa due mesi di inattività del settore dell’edilizia, in conseguenza dell’emergenza sanitaria che sta attraversando il Paese – afferma il Presidente Federarchitetti nella sua nota – ci troviamo a fronteggiare ulteriori difficoltà economiche che investono l’area delle professioni tecniche, in cui operano architetti e ingegneri liberi professionisti, e che non si è mai risollevata dalla crisi immobiliare del 2008.

Nell’apprendere il ventaglio di misure in corso di definizione per far ripartire il Paese, poniamo, alla Sua attenzione Presidente e a quella del Ministro, la necessità di favorire misure a sostegno della professione per gli architetti e ingegneri liberi professionisti i quali risentono del calo di fatturato in conseguenza delle misure restrittive emanate per fronteggiare l’epidemia da COVID-19.

Si evidenzia che il lavoro svolto dall’architetto o ingegnere libero professionista fiscalmente è tassato per cassa, ovvero per gli incassi che effettivamente percepisce durante l’anno, e non per competenza, ossia in funzione dell’aspettativa di remunerazione del proprio lavoro realizzato durante l’intero arco dell’anno. Gli incassi possono riferirsi anche a lavori effettuati nelle annualità pregresse mentre il fatturato rappresenta solo l’ipotesi di compenso spettante al professionista. Per tal motivo Federarchitetti non ritiene congrue le misure di sostegno al reddito per il settore, che si vogliono emanare con il prossimo decreto legge, basate sul requisito della riduzione di fatturato nel primo periodo dell’anno in corso rispetto all’ultimo trimestre dell’anno precedente, mentre è da ritenersi più equo il requisito del limite massimo di reddito imponibile dell’ultima dichiarazione presentata o prodotto nell’ultimo anno fiscale entro il quale poter beneficiare dei provvedimenti in atto.

Pertanto – conclude la nota – con la presente si rappresenta la necessità di estendere gli interventi e i benefici a sostegno delle imprese e degli altri settori produttivi, previsti nel prossimo Decreto Legge in corso di emanazione, anche agli architetti ed ingegneri liberi professionisti, ivi compresi i bonus fiscali per le locazioni degli studi, per le utenze dei servizi essenziali e per la TARI.

Da oltre cinquant’anni Federarchitetti con i sui associati è al servizio del Paese e vuole continuare a dare il proprio contributo alla ripartenza dell’apparato produttivo della Nazione, ma è necessario che tutti i settori produttivi possano avere le medesime opportunità di crescita.”

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